OH, DOLORES!
di Max Croci
Ho sempre amato Dolores Gray, con quel suo viso irregolare, quel corpo incredibile, quella voce unica e quel modo di recitare che mi ha sempre strappato un sorriso. Era brava in tutto (canto, acting, ballo) ebbe un grande successo sia a Broadway che nel West End, interpretò poche ma memorabili pellicole sotto la regia di grandi registi e partecipò a diversi programmi TV… Ma non riuscì mai a diventare una super-superstar.
Certo, non era bella come alcune sue colleghe… Il viso era davvero particolare: lungo, con la bocca grande, gli occhi stretti…
Nata a Chicago fece il suo debutto a Broadway a soli 20 anni, nel 1944, ma la grande occasione arrivò tre anni dopo, in pieno dopoguerra. Ethel Merman, la protagonista di “Annie Get Your Gun” (“Anna prendi il fucile”) rifiutò il tour londinese che invece portò grande fortuna a Dolores, chiamata ad interpretare la parte di Annie Oakley nel West End dove rimase in cartellone per ben 2 anni. La sua bravura, accompagnata al suo stile di vita stravagante e al suo look sempre tutt’altro che sobrio crearono il “personaggio”. Rientrata a New York affiancò un veterano dello spettacolo americano come Bert Lahr (il leone del “Mago di Oz”, per intenderci) in “Two on the Aisle” nel 1951 e due anni più tardi fu la protagonista di “Carnival in Flanders” che rimase in cartellone per sole 6 rappresentazioni (con la regia di Preston Sturges!) ma che portò Dolores a vincere il Tony Award come miglior attrice in Musical!
Il prezioso riconoscimento le assicurò il biglietto aereo per Hollywood e un contratto con la MGM!
La carriera teatrale di Dolores proseguì anni dopo, quando i classici musical hollywoodiani della MGM iniziarono l’inevitabile declino.
Broadway la riaccolse per interpretare “Destry Rides Again” (1959) versione musical di un film Universal del 1939 interpretato da Marlene Dietrich e da James Stewart (“Partita d’azzardo”).
Lo show, con la regia e le splendide coreografie di Michael Kidd, fu un grande successo e confermò il talento di Dolores. Nei primi anni ’70 tornò anche a Londra dove interpretò una meravigliosa Mama Rose in “Gypsy” (1973). Instancabile, nel 1987, prese parte alla riedizione inglese di “Follies”, cantando, ovviamente, “I’m Still Here”!
Ma cosa’era avvenuto a Hollywood?
[divider]
GRAY IN HOLLYWOOD
Il primo film da protagonista per Dolores fu “E’ sempre bel tempo” (“It’s Always Fair Weather”, 1955) con un bel cast composto da Gene Kelly, Dan Dailey, Cyd Charisse e il ballerino-coreografo Michael Kidd sotto la co-regia di Stanley Donen e Gene Kelly, di nuovo insieme dopo “Un giorno a New York” e “Cantando sotto la pioggia”. La storia racconta di tre ex combattenti che si ritrovano a New York 10 anni dopo la fine della guerra. I tre sono molto cambiati e l’amicizia fraterna che li legava sembra svanita. Il tema sembra poco adatto per un musical, ma la sceneggiatura di Betty Comden e Adolph Green assicura momenti spassosi e alcuni numeri di danza sono passati alla storia, come il ballo dei tre con ai piedi i coperchi della spazzatura (modernissimo, quasi un’anticipazione di “Stomp”) o l’assolo di Kelly in pattini a rotelle tra le strade di una NY ricostruita in studio.
Dolores interpreta una star televisiva, presentatrice di uno show che vedrà come ospiti a sorpresa i nostri tre protagonisti. Il suo personaggio è molto ironico, una sorta di caricatura di molte star televisive tutte sorrisi esagerati e buonismo. La Gray canta due canzoni di André Previn: “Music Is Better Than Words” e “Thanks a Lot, but No Thanks”, con una coreografia molto divertente e un costume rosso fuoco che esalta le curve mozzafiato.
Il film è davvero gradevole e l’immagine della bionda Dolores, affiancata all’altra protagonista femminile, Cyd Charisse, aggiunse un po’ di sex appeal ai manifesti promozionali del film, che però non riuscì a bissare il successo dei lavori precedenti del team Donen-Kelly.
Sono anni difficili per i musical “vecchio stampo” e il pubblico in pochissimi anni è cambiato. La TV ha strappato alle sale una grossa fetta di spettatori, ora composta per lo più da teenager che alle commedie musicali preferiscono altro.
La MGM corre ai ripari attingendo nuovamente ai successi di Broadway e riproponendo alcuni remake di pellicole di successo, come “Donne” (1939), il capolavoro di Cukor interpretato da un cast interamente femminile, che nel 1956 diventa una commedia musicale dall’accattivante titolo “The Opposite Sex” (“Sesso debole?”). In questa versione ci sono anche i protagonisti maschili (nell’originale erano solo menzionati), qualche discreta canzone, lo sfavillante Metrocolor e l’ormai immancabile CinemaScope.
Il plot è lo stesso: ricche donne dell’alta borghesia newyorkese piuttosto inclini al pettegolezzo, gioiscono quando Kay, la più buona del gruppo, scopre la tresca del marito per una bomba sexy (qui interpretata da una giovane Joan Collins). Seguono viaggi a Reno per il divorzio, solidarietà femminile, scambi di amanti e vendetta. La sceneggiatura non è all’altezza della versione originale, così come la regia (affidata a David Miller) e il cast… Diciamolo, artisticamente era una battaglia persa in partenza. Detto ciò i fan del kitsch hollywoodiano avranno apprezzato il film già dai titoli di testa e magari amato alcune delle protagoniste: June Allyson, brava ragazza di molte commedie musicali MGM, Ann Sheridan, strepitosa attrice degli anni 40, Ann Miller (una delle migliori ballerine di tip tap di sempre), la sempre adorabile Agnes Moorehead, la “bad girl” Joan Collins e la “stronza” del gruppo, Sylvia, ben interpretata da Dolores Gray. Tra i maschietti vanno segnalati il cowboy canterino Jeff Richards (un bellone bruno già apprezzato da molti in “Sette spose per sette fratelli”) ed un giovane Leslie Nielsen!!!
Dolores canta il brano di apertura al film ma non ha nessun numero musicale, si “limita” ad un buon lavoro d’attrice brillante e a sfoggiare abiti folli ed improbabili (un trionfo di colore, tessuti maculati, cappelli e cuffiette) ideati da Helen Rose.
Il regista che ha saputo valorizzare maggiormente il suo talento però fu Vincente Minnelli, grande direttore di attori oltre che genio visionario.
Minnelli le regala uno dei suoi ruoli più leggendari nel musical “Kismet” e la affianca a Gregory Peck e Lauren Bacall nella “Donna del destino” (“Designing Woman”), frizzante commedia su due caratteri completamente diversi che si innamorano e si sposano. Giornalista sportivo squattrinato lui, sofisticata e ricca stilista lei… Dolores interpreta l’ex di Peck che deve fare i conti con la nuova arrivata, offrendo una delle sue migliori prove brillanti.
[divider]
KISMET
Ispirata alle “Mille e una notte”, “Kismet” nasce come commedia nel 1911, per mano di Edward Knoblauch, e venne inizialmente rappresentata a Londra. L’ambientazione fiabesca ed esotica stuzzicò subito l’interesse della settima arte e sono ben 5 le trasposizioni cinematografiche , dal 1914 a quella più famosa, del 1944 interpretata da Ronald Colman e Marlene Dietrich. Sfarzosa produzione in Technicolor il film è una rara occasione per vedere Marlene a colori. La sua danza, con le famose gambe dipinte d’oro, rese famoso il film.
Non stupisce che agli inizi degli anni ’50 Broadway, sempre a caccia di idee, decise di trasformare “Kismet” in un musical teatrale. Con le splendide musiche di Alexander Borodin adattate da Robert Wright e George Forrest (autori anche delle Lyrics) e la vigorosa interpretazione di Alfred Drake (“Oklahoma!”, “Kiss Me Kate”) il musical aprì i battenti a Los Angeles nel 1953 per poi spostarsi a San Francisco e finalmente a Broadway, dove rimase in scena fino al 1955. Brani come “Baubles, Bangles and Beads” o “Stranger in Paradise” sono entrati nella storia e sono stati cantati da dozzine di star, da Julie Andrews a Dionne Warwick.
La trama è da fiaba: nella Bagdad dei racconti delle Mille e una notte il ladro/poeta Hajj si spaccia per mago riuscendo ad entrare a palazzo e a conquistare la fiducia del perfido Wazir. Ne seduce la bella moglie e per una serie di fortunate circostanze viene di fatto acclamato come mago. Nel frattempo la figlia conosce sotto mentite spoglie il giovane sceicco che si innamora perdutamente di lei.
Happy end assicurato.
Chi poteva girare la versione cinematografia di un musical del genere se non Vincente Minnelli?
Al posto di Alfred Drake viene chiamato uno dei grandi cantanti della scuderia MGM, Howard Keel. La sua istrionica interpretazione di “Kiss Me Kate” e il successo planetario di “Sette spose per sette fratelli” lo hanno reso una star. Fisicamente perfetto per il ruolo, dalle doti vocali indubbie, Keel regala un’interpretazione memorabile in “Kismet” e il suo celebre “Gesticulate” diventa il pezzo forte del film. La giovane Ann Blyth interpreta la figlia e il cantante confidenziale Vic Damone lo sceicco.
La moglie del perfido Wazir, Lalume, ha invece le curve e la voce suadente della nostra Dolores Gray.
Minnelli calca la mano sull’art direction del film. Il kitsch qui è estremo come non mai. Broccati, scenografie quasi bidimensionali, fondali e decori palesemente finti, oro come se piovesse, insomma un delirio visivo che ancora oggi può mandare in estasi o disgustare.
Dolores canta tre pezzi: “Not Since Nineveh”, “Bored” e “Rahadlakum”, in coppia con Keel.
Secondo alcune fonti Minnelli prese le distanze dal film, distribuito in Italia con il titolo “Uno straniero tra gli angeli” (1956), non considerandolo perfettamente riuscito.
“Kismet”, il musical, non viene riproposto spesso in teatro. Dalla prima produzione del 1953 ad oggi sono davvero poche le messe in scena ufficiali. Negli anni ’60, a New York, di nuovo con Drake protagonista, negli anni ’80 e nel 2007, a Londra, con Michael Ball.
[divider]
DOLORES GRAY IN VINILE, CD E DVD
Con un po’ di pazienza e fortuna è possibile recuperare gran parte della discografia di Dolores Gray in vinile. Non dovreste avere difficoltà nel trovare le incisioni del successo di Broadway “Destry Rides Again” o “Warm Brandy”, il suo studio-album del 1957 (stampato recentemente anche in CD). Una superchicca è la colonna sonora di “There’s no Business Like Show Business”, il musical della Fox (“Follie dell’anno”) interpretato da Ethel Merman e Marilyn Monroe. Per una questione di diritti discografici i pezzi della Monroe vennero ricantati da Dolores Gray e sostituiti per la distribuzione del disco.
Se non siete fanatici del supporto su iTunes troverete praticamente tutto, diviso in compilation e soundtracks.
Dei pochi film di Dolores in Italia non avrete difficoltà a recuperare “E’ sempre bel tempo” e “La donna del destino” (entrambi proposti dalla A&R Production). “Kismet” (“Uno straniero tra gli angeli”) invece è al momento recuperabile solo all’estero.
E a proposito di “Kismet”, la colonna sonora è stata recentemente ristampata e troverete anche la prima versione Broadway (quella con Drake) in un paio di edizioni. Vi consiglio quella “ufficiale” distribuita dalla Sony (Columbia Masterworks) nel 2012, con la riproduzione della cover originale dell’album, disegnata dal grande illustratore americano Hirshfiled.
Dolores Gray is stunning in “Thanks a Lot But No Thanks”. I think it is her most memorable performance.