La BSMT di Bologna ottiene l’approvazione ministeriale: il diploma triennale avrà valore di laurea.
di Paolo D.M. Vitale
Se fosse possibile sintetizzare in due parole il carattere della Bernstein School of Musical Theater di Bologna probabilmente sarebbe doveroso utilizzare il binomio “costanza e determinazione”.
Si, perché quella della Bernstein è una storia – lunga ormai quasi 30 anni – costellata di piccoli e grandi traguardi: anno dopo anno, passo dopo passo, Shawna Farrell e Giuseppe lombardo , hanno guidato la nave della prima scuola italiana di musical theater con forza e caparbietà, traghettandola fino al mare delle grandi realtà accademiche nazionali e internazionali.
E così, ad appena due anni dall’inaugurazione della nuova enorme sede bolognese, è arrivato anche il tanto ambito riconoscimento ministeriale che equipara il Diploma Accademico di I Livello in Recitazione, alla Laurea di I livello della classe L-3 (Laurea triennale in Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda).
Paolo Vitale: Quand’è iniziata questa avventura del riconoscimento ministeriale?
Shawna Farrell: Ormai quasi dieci anni fa! Abbiamo dovuto fare un lungo lavoro di adattamento dell’offerta formativa, del corpo docenti e perfino della struttura che ci ospita. Il Ministero per poter riconoscere al nostro Diploma il valore di Laurea ha naturalmente posto dei vincoli molto stretti e la procedura per il riconoscimento è stata davvero lunga e faticosa, ma alla fine ce l’abbiamo fatta!
PV: Per gli allievi è un’opportunità importantissima, infatti, una volta terminato il percorso accademico non saranno più semplici “perfomer” ma veri e propri “dottori”. Ovviamente non ci interessa il titolo in quanto tale ma le possibilità lavorative che si aprono loro dopo l’accademia.
S.F.: Esattamente, per i i nostri ragazzi è nuovo mondo che si apre. Una volta usciti dall’accademia potranno percorrere diverse nuove strade che fino ad oggi non erano contemplate: potranno proseguire gli studi e prendere una laurea specialistica; potranno accedere alle classi di insegnamento scolastico; potranno partecipare ai concorsi statali oppure, ovviamente, potranno proseguire nel mondo dello spettacolo e del musical… Questo è molto importante anche per tranquillizzare le famiglie che devono supportare i figli in questo percorso. Frequentare la BSMT darà le stesse possibilità dell’università.
P.V.: E invece dal punto di vista formativo cosa cambierà per gli allievi?
S.F.: Assolutamente nulla perché la mole di studio era già tanta anche prima del riconoscimento ministeriale. Abbiamo solo introdotto alcune nuove materie che il Ministero ha richiesto per raggiungere i 180 crediti previsti per il conseguimento del Diploma Accademico che dà diritto, dopo il triennio, alla possibile iscrizione ad un Corso di Laurea Magistrale presso qualsiasi Ateneo italiano o estero. Nei tre anni le materie di base (solfeggio e lettura dello spartito, tecniche dell’improvvisazione, dizione, esercitazioni tecniche di lettura, tecniche del training fisico e vocale, storia dello spettacolo, drammaturgia, elementi di foniatria) si uniscono alle discipline caratterizzanti (danza, educazione alla voce, canto, esercitazioni sceniche, tecniche della recitazione, recitazione in versi e in lingua inglese, recitazione cinematografica e televisiva, tecniche della commedia dell’arte, trucco per il teatro e mimo) e alle discipline affini (emissione vocale, tecniche di respirazione, recitazione su partitura musicale, voice in the speech, musical, canto corale, elementi di coreografia, interpretazione del personaggio, acrobatica e combat). Il corso, anche adesso, prevede la frequenza obbligatoria a tempo pieno, con accesso tramite audizione.
P.V.: Il corpo docenti invece ha subito dei cambiamenti?
S.F.: Si, certo, abbiamo dovuto ampliare il numero degli insegnanti perché è aumentato il numero delle discipline. Per questo motivo abbiamo intensificato la collaborazione già esistente con i docenti dell’Università di Bologna e del DAMS e che affiancheranno così i nostri docenti storici e di “chiara fama” come il grande Saverio Marconi.
P.V.: Insomma, si apre un nuovo capitolo per la BSMT…
S.F.: Hai detto bene, questo del riconoscimento ministeriale è una nuova partenza per la BSMT e non un punto di arrivo. É adesso che inizia il vero lavoro: offrire ai nostri ragazzi una formazione sempre più completa e sempre più orientata al mondo del lavoro. Questo importante riconoscimento segna infatti il raggiungimento di un nuovo un traguardo, ma anche un primo passo nel riconoscere l’importanza della formazione sul Musical Theater in Italia. É un passo importante non solo per la BSMT ma per tutto il teatro!