JESUS CHRIST SUPERSTAR: TUTTI IN PIEDI AD APPLAUDIRE LA REUNION A ROMA
Tim Rice atteso all’Arena di Verona per dare il via ad un tour europeo.
di Ilaria Faraoni
Dopo l’eclatante successo dei mesi scorsi, che ha “costretto” Massimo Romeo Piparo ad aggiungere repliche straordinarie a giugno il regista, nonché direttore artistico del Teatro Sistina, ha alzato la posta e, per la ripresa di Jesus Christ Superstar, ha chiamato accanto a Ted Neeley – il Jesus del film cult diretto da Jewison – altri due interpreti storici della pellicola (nonché della prima versione teatrale di Broadway): Yvonne Elliman e Barry Dennen, rispettivamente Maddalena e Pilato (QUI il servizio sulla conferenza stampa di presentazione).
La reunion, inizialmente guardata con diffidenza all’estero, pare abbia alla fine convinto anche lo scetticismo di Londra dove il musical, nella versione italiana, dovrebbe arrivare con l’approvazione degli autori, Andrew Lloyd Webber e Tim Rice. Per questo si aspetta la tappa del 12 ottobre all’Arena di Verona, dove è atteso Tim Rice che, con uno staff londinese, dovrà dare il via per esportare la versione di Piparo all’estero. In quella occasione, date le dimensioni dell’anfiteatro, lo spettacolo sarà in veste più imponente, con una scenografia di 20 metri, tre piani praticabili in altezza al posto dei due attuali e un girevole molto più grande; l’orchestra (attualmente di 12 elementi) sarà arricchita da una nuova sessione di archi.
Intanto, per forte volere di Piparo, Roma ha ospitato in anteprima l’evento il 19 settembre scorso e le repliche nella capitale proseguiranno fino al 28 settembre.
Grande l’emozione che si è percepita sulla scena, la sera della prima mondiale, da parte delle tre star d’eccezione, sia per motivi legati a fattori personali, sia perché i due “nuovi” interpreti storici si sono aggiunti a Neeley e ad un cast già collaudato, in soli due giorni scarsi di prove, andando ad incastrarsi in un allestimento non facile da gestire e metabolizzare (tra girevole vorticoso e incursioni video) che all’inizio aveva spiazzato, per sua stessa ammissione, Neeley stesso (per questo approfondimento si rimanda all’articolo di cui sopra). Così il JCS del ventennale dalla prima messa in scena italiana firmata da Piparo, ha cambiato leggermente volto rispetto a quello che aveva nella appena passata stagione.
La statura vocale degli artisti, dopo 40 anni dal film, è sorprendente e mette a tacere quanti fossero stati diffidenti. Le interpretazioni sono invece su due registri diversi: calato nella parte, come Neeley, Barry Dennen, che è tornato a vestire i panni di Pilato; più al di sopra delle parti la performance di Yvonne Elliman che, soprattutto all’inizio, è sembrata più da “grande concerto”, con alcuni ammiccamenti al pubblico o a Neeley stesso, per poi incanalarsi sempre più nelle pieghe della storia. Ma alla fine, uno dei momenti più emotivamente coinvolgenti per gli attori stessi ed il pubblico (al di là della storia narrata) è stato proprio quello in cui la Elliman e Neeley si sono incontrati in scena – per la prima volta davanti agli occhi degli spettatori – con una gioia ed un sentimento che trasparivano dagli sguardi e dai gesti e che sono arrivati e sono stati percepiti fino alle ultime file della platea: una vera e propria magia. Del resto Ted Neeley, della “spiritual connection” che esiste tra lui, Yvonne Elliman e Barry Dennen, aveva parlato anche in conferenza stampa.
Boati degli spettatori hanno accompagnato le entrate in scena delle tre star. Lunghissima la standing ovation, accompagnata da applausi interminabili, dopo il brano di punta di Neeley, Gethsemane: un rito che ormai si ripete fin dalla scorsa stagione.
Bisogna riconoscere, poi, che l’entrata finale da fondo sala dell’attore riesce ad assumere un alone di misticità che coinvolge anche i più razionali o coloro che si pongono scetticamente verso il messaggio che l’opera vuole veicolare.
Sempre di grande presa l’interpretazione di Judas del giovane Feysal Bonciani che rende omaggio, per volere di Piparo, allo scomparso Carl Anderson calandosi nella parte e facendola propria in ogni gesto e grido disperato.
Dopo Verona il musical arriverà finalmente a Milano, al Teatro degli Arcimboldi, dove rimarrà dal 16 ottobre al 2 novembre.
Gli altri ruoli: Paride Acacia (Hannas), Emiliano Geppetti (Simone), Riccardo Sinisi (Pietro), Salvador Axel Torrisi (Erode). New entry Francesco Mastroianni/Caifa.
Per la recensione completa dello spettacolo, visto che la struttura è rimasta immutata, si rimanda a quella scritta in occasione della prima di aprile scorso. Clicca QUI per leggerla.
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