I CIGNI SECONDO RYDMAN
di Barbara Palumbo
Approda a Milano, al Teatro degli Arcimboldi, uno degli spettacoli più attesi della stagione Swan Lake reloaded.
Dal suo debutto nel 2011 questo spettacolo non si è fermato un istante. Il pubblico delle principali capitali europee lo ha osannato decretandone il successo.
Il Lago dei Cigni, il balletto per antonomasia, rivisitato già da Metthew Bourne e da Mats Ek, è ora proposto nella versione del coreografo svedese Fredrik Rydman, con due intenti: dare una nuova interpretazione del balletto e dare spazio alla street dance.
L’intento sembra più che riuscito. I personaggi hanno un nuovo ruolo tristemente attuale. Rothbart è un protettore e pusher, I cigni sono le sue schive e prigioniere tossicodipendenti. Assisti alla rappresentazione e ti sembra che questa nuova lettura calzi perfettamente, sembra quasi scontata; eppure nessuno aveva mai pensato di dare al Lago dei cigni una veste come questa. Per attualizzarlo Rydman si è servito dei pezzi originali di Čajkovskij, a cui ha unito brani di compositori svedesi contemporanei che si avvicinano più all’hip hop.
Onestamente avremmo preferito che avesse mantenuto l’impianto musical tradizionale, anche perché le sequenze coreografate da Rydman con stili diversi, come il modern e lo street dance, calzano perfettamente su Čajkovskij, o meglio Rydman è stato talmente bravo da sfruttare ogni singolo accento musicale per creare il movimento e questo ci ha colpito particolarmente. Adattare un stile nuovo a un brano classico è, sicuramente, un lavoro più interessante che creare una coreografia su musiche attuali. La scenografia firmata dallo stesso coreografo con Lehna Edwall e le luci di Linus Fellbom e Emma Westerberg hanno completato lo spettacolo.
Un’unica pecca: all’inizio e verso la fine vengono proposti al pubblico dei cartelli prima virtuali e poi cartacei. Noi che eravamo in platea alta non riuscivamo a leggerli, figuriamoci quelli in galleria.
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Se volete approfondire, vi riproponiamo l’intervista che abbiamo rivolto a al regista-coreografo Fredrik Rydman in occasione della presentazione dello show.